L’arte e l’amore non hanno età, e la vita di Alex Katz, classe 1927, lo testimonia appieno: nonostante i 95 anni, il leggendario artista newyorkese ha recentemente esposto all’Albertina di Vienna e al Guggenheim di New York. La Galleria Deodato Arte lo porta anche a Milano con la mostra “Alex Katz: Ada“, che dal dal 14 settembre al 7 ottobre, in via Nerino 1 a Milano, celebra le opere dedicate da Katz alla sua musa, al suo fianco da ben 65 anni, la moglie Ada, il volto elegante che lo ha ispirato fin dal loro primo appuntamento a un concerto di Billie Holiday nel 1957.
L’affermata biologa ricercatrice italo-americana Ada Del Moro è infatti la protagonista di oltre mille delle opere che Katz ha realizzato durante la sua carriera: in mostra due significativi portfolio di serigrafie, a colori del 2022 e in b/n del 2017 . Immagini solo apparentemente immobili, perché è l’amore ad animarle: “Per me era molto strano essere guardata così da vicino dall’uomo di cui mi ero appena innamorata – racconta Ada- ; il modo in cui mi studiava, il mio viso, le mie orecchie, tutto. È stato molto strano e allo stesso tempo una sensazione travolgente”. La sua figura di donna è una sorta di modello del suo tempo e del suo mondo, ovvero la pulsante scena artistica e letteraria di New York: l’acconciatura dei capelli scuri alla Jackie Kennedy, gli occhi intensi alla Anne Bancroft, sotto il cappello un fazzoletto da collo in tinta con la fascia del cappello e, naturalmente, un rossetto ancora una volta in tinta e grandi occhiali da sole. Affascinante e senza tempo, come una vera sfinge americana, lei stessa ha adottato verso queste opere lo sguardo quasi dissezionante di un estraneo, da critico d’arte: “Vedo le opere come quadri, vedo le differenze tra loro. Sono quadri di Ada, li chiamo anche così: ‘quadri di Ada’, ma non mi ci vedo”. E la sua sensazione è: “Vedo che sono stata utile”.
Qualche anno prima del loro incontro, Alex Katz aveva scoperto il Maine come residenza estiva per sé e lei promise che lo avrebbe seguito lì se si fossero sposati; da allora sono rimasti fedeli al domicilio vacanziero, e vi si trasferiscono sempre dall’inizio di giugno alla metà di settembre. Via da Soho, dove Katz lavora nello stesso studio da 55 anni, in una casa colonica del XIX secolo; un tocco di questa familiare e amata freschezza estiva, come se si fosse appena tornati dalle vacanze, è emanato anche dalle stampe dell’ultima serie con Ada, il cui tono caldo della pelle colpisce immediatamente.
Katz afferma che in Ada non c’è mai una posa sbagliata, debole, una postura inappropriata, come in un’attrice. I suoi genitori, dice, la portavano al cinema quando era bambina e lei probabilmente si ispirava inconsciamente a ciò che vedeva nei film. In questo senso, anche l’età di Ada non ha importanza, perché la vera bellezza non svanisce.