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D*Face prima personale in Italia

D*Face: Silver Screen Eye-Cons

Wunderkammern è lieta di presentare nella sede milanese in Via Nerino 2 la prima personale italiana dell’artista londinese D*Face dal titolo Silver Screen Eye-Cons.

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Silver Screen Eye-Cons è il titolo della nuova mostra proposta dalla galleria Wunderkammern nella sua sede di Milano in Via Nerino 2, realizzata dall’artista londinese D*Face. L’esposizione è curata da Giuseppe Pizzuto con testo critico di Silvano Manganaro, docente all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. 

Sono molte e diverse tra loro le opere presenti in questa inedita esposizione in cui si potranno vedere lavori raffiguranti l’iconico D*Dog, personaggio ispirato al cartone animato dei Peanuts; i famosi Digital Drawing, opere in cui l’artista combina disegno a matita e schermi digitali; gli HPM (Hand Painted Multiples) che uniscono la pittura a mano alla serigrafia; fino ad arrivare a un unico ed esclusivo omaggio dedicato al cinema (Silver Screen). I protagonisti sono poster originali di grandi classici della cinematografia italiana e hollywoodiana che l’artista ha selezionato e dipinto a mano appositamente per creare un dialogo con la nostra cultura.

Scrive infatti Silvano Manganaro “Con la mostra Silver Screen Eye-Cons da Wunderkammern, D*Face propone un’ampia gamma dei suoi lavori e delle sue idee, con alcuni elementi di novità. […] non andrebbe dimenticato che è stato proprio il grande schermo a far diventare D*Face quello che è. Erano infatti gli anni ‘80 quando un giovanissimo Dean restava folgorato dallo skateboard di Michael J. Fox in Ritorno al futuro, iniziando un percorso di avvicinamento al mondo dello skateboarding prima e all’estetica della sticker art e della street art poi. Sarà forse anche per questo che D*Face ha sentito il bisogno di contaminare vecchie locandine di film; proponendo, per la mostra milanese, una selezione di manifesti di pellicole hollywoodiane e italiane: da Django a Platoon, da Il padrino a La mosca, passando per Scarface e Nosferatu di Klaus Kinski. In questi lavori i personaggi, i marchi, lo stile di D*Face contaminano i manifesti e se ne appropriano e li dissacrano, trasformandoli in visioni “aPOPalittiche”, per usare un termine a lui caro.

E aggiunge D*Face “Nella storia del cinema il film è da sempre stato usato come una fuga dalla realtà. Oggi più che mai ci è permesso di esistere in realtà alternative che possono essere riviste e rivisitate all’infinito e che non ci deludono perché sappiamo come iniziano e come vanno a finire […] Ma questi classici sono davvero così belli come li riteniamo, o è ora di togliere le tinte rosa per guardarli con occhi diversi?

Tutte le opere in mostra sono accomunate dal prendere le distanze e guardare con disincanto alle rappresentazioni confortanti offerte dal cinema e dai cartoon. Con i poster rifiniti a mano l’artista ha voluto stravolgere alcune delle immagini più iconiche del grande schermo deturpandole e contaminandole con il suo stile dai toni irriverenti e dark e mettendo in discussione le nostre aspettative. Nella società contemporanea il cinema si fa inoltre spesso veicolo di immagini idealizzate e stereotipate delle relazioni e dei sentimenti, D*Face affronta questo tema nelle sue opere in cui ritrae personaggi colti in atteggiamenti romantici. Negli HPM essi assumono i tratti di scheletri e zombie rivelando la disfunzionalità dei loro rapporti; nei Digital Drawing, invece, l’artista rappresenta abbracci “interrotti” di coppie in cui uno dei due soggetti è realizzato a matita su carta mentre l’assenza dell’altro è evocata tramite uno schermo digitale che si illumina in maniera evanescente. 

Così come il cinema, anche i cartoni animati possono diventare uno strumento per evadere dalla realtà e rifugiarsi nella nostalgia del mondo rassicurante dell’infanzia. Con le Animation Cel D*Face fa prendere vita al suo più iconico personaggio dal volto rotondo e dalle orecchie alate. D*Dog viene raffigurato in una varietà di buffe situazioni che si rifanno a una serie di clip che D*Face ha realizzato lo scorso anno in collaborazione con uno studio di animazione.

Info

A cura di Giuseppe Pizzuto
Testo critico di Silvano Manganaro
Wunderkammern Milano, via Nerino 2
Dal 12 aprile al 13 maggio
Dal lunedì al sabato, 10-14 / 15-19

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